(Felice Cascione, Fischia il vento, 1943)
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Fischia il vento è una celebre canzone popolare, il cui testo fu scritto nel settembre 1943, ovvero quando iniziò la Resistenza, dal giovane medico ligure Felice Cascione (2 maggio 1918 - 27 gennaio 1944) per incitare il movimento partigiano. La musica è quella della canzone russa Katyusha.
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Felice Cascione durante la Resistenza | |
Fischia il vento divenne l'inno ufficiale di tutte le Brigate Garibaldi del Nord Italia (lo storico Roberto Battaglia
nella "Storia della Resistenza" la cita come la canzone più nota ed
importante nella lotta di Liberazione. La canzone fu composta nel
dicembre 1943 tra l'alta valle di Andora - Stellanello
in località Passu du Beu alle spalle del Pizzo d'Evigno e
successivamente sopra Curenna, nel Casone dei Crovi, nell'alta Valle di
Albenga, dove era accampata la Banda di Felice Cascione.
Non esistevano ancora canzoni partigiane e si cantavano vecchi canti socialisti e comunisti: "L'Internazionale", "La guardia rossa", "Bandiera Rossa" o canzoni di origine anarchica "Addio Lugano Bella"
trasformata in “Addio Imperia Bella”, “Vieni o Maggio" o "Canzone del
Maggio” sull'aria del Nabucco; su essa si tentava di comporre un inno
per la banda. Sul cippo eretto in memoria della medaglia d'oro Felice Cascione a Fontane di Alto,
una lapide porta la dicitura “date fiori al ribelle caduto con lo
sguardo rivolto all'aurora al vegliardo che lotta e lavora al veggente
poeta che muor" strofa finale del canto "Vieni o Maggio".
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Comandanti delle Brigate Garibaldi | | |
Nel frattempo giunse in banda Giacomo Sibilla, nome di battaglia
"Ivan", reduce dalla campagna di Russia, ove era incorporato nel 2º
Reggimento Genio Pontieri. Nella regione del Don, "Ivan" fece conoscenza
con prigionieri e ragazze russe; da loro imparò la canzone Katjuša
del musicista Blanter; "Ivan" la scolpì nella mente e la portò con sé
in Italia, al Passu du Beu ne abbozzò alcuni versi con la chitarra
insieme con Vittorio Rubicone "Vittorio il Biondo"; a questo punto
intervenne Cascione che con "Vassilli", Silvano Alterisio, allora
studente (tuttora vivente) e altri componenti della banda ne composero i
versi.
La canzone fu intonata per la prima volta a Curenna nel Natale
1943 e cantata in forma ufficiale ad Alto
nella piazza di fronte alla chiesa (il giorno dell'Epifania del 1944).
In seguito divenne, come già detto, l'Inno Ufficiale delle Brigate Garibaldi.
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